La Storia
La nostra storia
La storia della scuola
Il nucleo moderno di Capaccio sorge nel XIV secolo sulla collina tra i monti Soprano e Sottano in seguito al trasferimento dei suoi abitanti dal nucleo medievale di Caputaquis sul monte Calpazio, una volta espugnata la città con il suo castello dall’imperatore Federico II nel 1246. La città sorse a partire dall’VIII secolo d.C. dopo l’abbandono graduale dell’antica Paestum e della circostante pianura a causa delle incursioni saracene e della malaria che aveva invaso la pianura divenuta ormai una palude. Dal XVII al XVIII secolo il centro si estese diventando un vera città che assunse il ruolo di capoluogo. Il nome dell’Istituto deriva dall’eroe capaccese Costabile Carducci, protagonista dei moti carbonari del ’48 nel Cilento. La popolazione scolastica è composta da 1011 alunni di cui 77 di origine straniera; E’ distribuita in 16 plessi di cui sei di scuola dell’Infanzia, sei di scuola Primaria e quattro di scuola Secondaria di primo grado. I plessi scolastici sono dislocati su un’area relativamente vasta che include in sé il Comune di Trentinara ed una significativa parte delle borgate e dei centri urbani di cui si compone l’esteso Comune di Capaccio Paestum (Capaccio Capoluogo, Spinazzo, Tempa San Paolo, Scigliati, Vannulo e Borgonuovo). La Scuola rappresenta, pertanto, il centro di aggregazione fra realtà sociali tra loro anche abbastanza diverse, sebbene appartenenti tutte allo stesso territorio afferente al Parco Nazionale del Cilento, alla Piana del Sele ed all’ Area archeologica di Paestum. La principale risorsa economica è di tipo agricolo, caseario e turistico specie per Capaccio che trae le sue origini dall’antica Paestum, colonia greco-romana, e che associa la duplice attrattiva di centro archeologico, tra i più importanti d’Italia, e di rinomata località balneare. La maggioranza degli alunni proviene da un contesto sociale dal livello cultuale medio/basso. La scuola si pone, dunque, come luogo privilegiato per soddisfare i bisogni educativi dell’utenza sia in termini di apprendimento sia per ciò che riguarda il processo di socializzazione e di crescita umana, individuale e collettiva. Nella piena fiducia che la formazione culturale continui ad essere un elemento di assoluta importanza pur all’interno di una società “liquida” come la nostra (Bauman, “Modernità liquida” trad. it. 2002), la principale missione che il nostro Istituto si propone con la propria azione educativa è quella di sviluppare al massimo quelle competenze che la più moderna riflessione pedagogica considera ormai un prerequisito indispensabile per un organico e consapevole inserimento nella società e nel mondo del lavoro. L’Istituto intende quindi formare giovani cittadini responsabili, rispettosi del prossimo, culturalmente curiosi, capaci di mettere a frutto la propria creatività tramite le competenze progettuali legate al problem solving ed aperti verso le nuove tecnologie. Persone che, oltre alle competenze disciplinari specifiche, possiedano un metodo di lavoro spendibile con profitto in contesti diversi. Persone che comprendano l’importanza di investire continuamente nella propria formazione ed abbiano gli strumenti culturali e metodologici per farlo, con lo scopo di dare il proprio fattivo e consapevole contributo alla società di cui fanno parte.